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Farmaci

Nelle tabelle europee delle sostanze sottoposte a controllo non sono comprese solamente le sostanze stupefacenti, ma anche molti farmaci il cui uso e prescrizione devono essere controllati dalla legge. Questi farmaci, infatti, se assunti senza controllo medico o mischiati ad altre sostanze, possono essere nocivi tanto quanto una droga. Ad esempio, in Italia, nelle sottocategorie della tabella II sono indicati i barbiturici, le benzodiazepine, medicinali contenenti sostanze oppiacee naturali, e tutti i principi attivi che i medici possono prescrivere solo con ricette non ripetibili.

Inoltre, sono sempre più severi i controlli relativi alle quantità di principi attivi vietati per doping utilizzati nelle preparazioni galeniche. Nella Relazione al Parlamento 2010 del Ministero della Salute sono indicati dettagliatamente i principali principi attivi contenuti nelle dichiarazioni rilasciate dalle farmacie in Italia: fendimetrazina, efedrina (stimolanti); idroclorotiazide, furosemide, spironolattone (diuretici – agenti mascheranti); deidroepiandrosterone, testosterone (agenti anabolizzanti); idrocortisone, triamcinolone (corticosteroidi); atenolo, propanolo, nadololo, metoprololo (betabloccanti).

Le farmacie online

Il fenomeno dell’offerta di droga commercializzata attraverso Internet apre un problema non indifferente anche nell’ambito dei medicinali; esso è, infatti, caratterizzato, oltre che dai drugstore online, dove è possibile acquistare facilmente sostanze psicoattive, anche dalla presenza di farmacie on line che vendono farmaci e sostanze di qualsiasi genere, senza richiedere alcuna prescrizione medica e a prezzi molto competitivi. Questo fa sì che oggi più che mai ci troviamo di fronte, anche per quanto riguarda i farmaci, ad abusi, usi impropri e dipendenza.

Differenza tra abuso, uso improprio e dipendenza

Per abuso (abuse) di un farmaco si intende qualsiasi uso per scopi non medici – solitamente per alterare gli stati di coscienza, per potenziare l’effetto desiderato o diminuire gli effetti collaterali di un’altra sostanza, o per cercare di migliorare certe prestazioni (ad esempio nel body building). Fare cattivo uso (misuse) di un farmaco significa invece assumerlo seguendo un’indicazione sbagliata, a dosaggi errati o per periodi troppo lunghi o troppo brevi. La dipendenza (dependence) si instaura invece a seguito di una modalità patologica d’uso di un farmaco che fa sì che si sviluppino tolleranza e sintomi d’astinenza.

Alla base dell’abuso o dell’uso improprio di certi farmaci ritroviamo certamente le caratteristiche psicotrope dei principi attivi che li compongono, ma anche, spesso, situazioni problematiche in ambito sociale, familiare, affettivo, lavorativo, o di studio, le quali vengono “affrontate” – ma forse sarebbe meglio dire “evitate”, con l’assunzione compulsiva di queste sostanze. Questo però, a lungo termine, può provocare un ulteriore danneggiamento, creando un circolo sempre più vizioso e difficile da interrompere.


Riferimenti bibliografici

Ministero della Salute (2010) Relazione al Parlamento 2010, allegato 1. Consultabile on line: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1614_ulterioriallegati_ulterioreallegato_0_alleg.pdf

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