Vai al contenuto

Mefedrone

Il Mefedrone (4-metilmetcatinone), conosciuto anche come Miaow Miaow, MMCat, Meph, è un composto chimico semi-sintetico, stimolante ed empatogeno, come lo Speed (amfetamina), l’MDMA (ecstasy), la cocaina e il metilone. È un derivato del metacatinone e strutturalmente correlato al catinone (il principio attivo della pianta del Khat).

Comparso per la prima volta in Europa nel 2007, ha guadagnato velocemente grande popolarità tra i giovani, con un conseguente rapido incremento della domanda specifica di tale sostanza.

Attualmente illegale in Italia (dal 2010), è ancora disponibile in Internet, dove è spesso venduto come alternativa alla cocaina o all’ecstasy. Questa sostanza viene pubblicizzata però in maniera diversa: solitamente come “sostanza chimica di ricerca”, “sali da bagno”, “per ricerca botanica”, “fertilizzante per piante”, e spesso con una nota che indica che non è adatto al consumo umano al fine di aggirare possibili meccanismi di controllo.

In un’indagine on line condotta alla fine del 2009 nel Regno Unito, in collaborazione con la rivista Mixmag, il mefedrone (ai tempi ancora legale) è stato indicato come la quarta droga più utilizzata dopo cannabis, ecstasy e cocaina, e come legal high più utilizzato tra le 2.295 persone intervistate.

Modalità di assunzione

Le più comuni modalità di utilizzo sono l’ingestione orale delle capsule o della polvere attraverso il bombing (si impacchetta la polvere nelle cartine per sigarette e si ingoia), il tamponamento delle gengive, la dissoluzione in un liquido e l’ingestione, oppure l’inalazione.
Di queste, la somministrazione orale è probabilmente il metodo di utilizzo preferito, anche se non necessariamente il più comune, per l’uso ricreazionale a causa degli spiacevoli effetti collaterali dell’inalazione.

Uso ricreazionale ed effetti desiderati 

Il mefedrone viene assunto a livello ricreazionale perché induce euforia, socievolezza, stimolazione, eccitazione sessuale, miglioramento dell’umore, allucinazioni, decremento di ostilità e insicurezza; presenta inoltre più graduali come-up e come-down rispetto all’MDMA e assenza di hangover nel giorno successivo.

Effetti collaterali

Gli effetti collaterali più frequenti, riportati dai consumatori in seguito all’utilizzo del mefedrone comprendono:

  • sintomi fisici: perdita di appetito, insonnia, aumento della sudorazione e vampate di calore, tensione muscolare, dolori articolari, debolezza, tachicardia, aumento della pressione sanguinea, difficoltà respiratorie, bruciore alle narici (soprattutto a seguito dell’insufflazione) con conseguenti coaguli di sangue, disidratazione, nausea, vomito e disturbi gastrointestinali, dermatiti, vertigini e capogiri, cefalee, tremori e convulsioni;
  • sintomi psicologici: aumento dell’aggressività e violenza, craving, perdita di concentrazione e della memoria, ansia, paranoia, disforia, depressione, allucinazioni.

In accordo con gli utenti on line, gli effetti collaterali negativi crescono in modo esponenziale con un utilizzo intenso della sostanza.

 

Riferimenti bibliografici

Schifano F., Corazza O., e il ReDNet Research Project Group (2010) Mefedrone Report. Traduzione italiana a cura di G. di Melchiorre e M. Pasinetti

EMCDDA (2010) 2010 Annual Report on the State of the Drugs Problem in Europe, Luxembourg: Publications Office of the European Union

EMCDDA (2011) Drug profiles. Synthetic cathinones – Page last updated: Thursday, 15 September 2011. Consultabile on line: http://www.emcdda.europa.eu/publications/drug-profiles/synthetic-cathinones

non ci sono commenti

Rispondi

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: